Quali caratteristiche deve avere l’attore del futuro?
L’attore del futuro deve essere poliedrico ma unico: deve sapersi confrontare con tutte le correnti artistiche della contemporaneità ma non perdere mai il suo timbro speciale. Nella scuola di teatro tuteliamo e sviluppiamo l’indipendenza espressiva e artistica propria della biografia e della biologia di ogni allievo: solo un attore padrone dei propri mezzi espressivi può risultare unico e strabiliante, su qualunque palco si trovi.
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Si legge spesso di giovani sfaccendati, mammoni e perdigiorno. Noi di Studionovecento
non crediamo questo. Noi sappiamo che i giovani di oggi non sono da meno di quelli di
ieri e di domani. Hanno bisogno di uno spazio per esprimersi e per conoscersi. Hanno
bisogno di uno spazio in cui sbagliare e migliorarsi. È a questo che serve una sala prove
ed è per questo che abbiamo creato il corso Open Young.
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Nella vita tutti fanno corsi: chi va in palestra, chi fa nuoto, chi impara a cucinare. Abbiamo bisogno di competenze antiche per stare bene nel mondo di oggi. L’arte antica quanto l’uomo e vasta come il mondo per eccellenza è il teatro. Il teatro è una narrazione che coinvolge tutti i sensi: non c’è come stare sul palcoscenico per imparare come stare al mondo.
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Dopo alcuni anni alcuni giovani che pur non vogliono fare un percorso teatrale professionalizzante hanno chiesto di avere la possibilità di approfondire quanto fatto e scoperto durante il periodo di formazione con Studionovecento.
Da qui nasce la proposta dei Progetti Intermedi, divisi in gruppi ognuno dedicato a un Maestro del Teatro del Novecento.
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C’è chi ha bisogno di due ore a settimana tutte per sé, chi vuole un percorso che parta dagli strumenti dell’attore e li porti sul palco, c’è chi vuole diventare un attore. C’è anche chi ha già passato tutto questo e vuole concentrarsi sulla creazione di uno spettacolo.
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Il laboratorio si rivolge ad adulti che sentono il bisogno di prendersi cura di sé. Ci si ferma - anche solo per una volta a settimana – e ci si concede tempo e spazio per ascoltare pensieri, bisogni ed emozioni che durante la giornata vengono accantonati. Senza fretta (“con calma… ”) e per il proprio benessere (“… e per piacere!”).
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Il procedimento per ottenere un oggetto di scena, nella realtà, parte da presupposti diversi: la scenografia deve dialogare con il testo, la regia, gli attori e deve essere innestata nella scena per suggerire l’invisibile.
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