In una Bassa Padana che può evocare il film “Novecento”, un bambino viene ucciso da un gerarca ubriaco.
Devastata dal dolore e dalla rabbia, la madre affronta l’omertà dei compaesani e l’arroganza del potere, ma il desiderio di giustizia sfuma progressivamente nello spirito di vendetta, incarnato dalle Erinni.

Suggestioni emiliane per un grammelot di tragico, sarcastico e furente, che narra una vicenda realmente accaduta.

 

“La sorella di mia nonna materna, originaria del ferrarese, ha subito questa immensa tragedia, ovvero suo figlio è morto, dopo atroci sofferenze, tre giorni dopo essere stato colpito da un gerarca fascista, che sparava, da ubriaco, a casaccio. I partigiani, che sapevano di questa storia, e del fatto che la madre non abbia mai ottenuto giustizia, durante i rastrellamenti, hanno trovato il gerarca, e l’hanno portato al cospetto della mia prozia. Ed hanno dato a lei la pistola in mano per eseguire la condanna a morte. Dopo qualche tentennamento, la donna ha sparato, ma il suo dolore non è cessato, anzi si è moltiplicato, tanto che si spense di un brutto male qualche anno dopo.” – Danilo Caravà, testo e regia

In scena: Domitilla Colombo

 

  • Sabato 11 Novembre 2023 h.20.00

L’ingresso allo spettacolo è gratuito ma è necessaria la prenotazione nominativa scrivendo una mail a organizzazione@studionovecento.com